Come le scuole possono fornire ai giovani le competenze e la motivazione necessarie a rendere l’apprendimento un’attività permanente Ambiente.
Attivare esperienze che crescono l’individuo, accendono conoscenze, una crescita che modella personalità, formano lo studente; motivazioni necessarie guidano l’attività scolastica unita in periodi. la fase più importante che vale il risultato nell’unire e ricevere valore nella partecipazione al divenire; la conferma del dovere nel diritto alla cultura.
La scuola deve mostrare interesse non in micro progetti ma con: “evoluzione scolastica” non riforma! Il desiderio di Lucignolo e le fantasie di Pinocchio aprono al cambiamento. La favola di Pinocchio costruisce per chi non studia un asino nel peccato del farlo morire sotto il lavoro pesante nella farsa di chi studiando si perde tutta la giovinezza seppur incontrandosi in ogni caso con il lavoro. Qui la favola uccide la creatività del burattino che vuole staccarsi dai propri fili per sviluppare i propri sogni ed aprirsi alla vita. Il lavoro stesso merita propria armonia nell’essere organizzato ed offerto al fine di ammorbidire le sofferenze che già la vita mette a disposizione nel formulare propria crescita.
Frequentare obbligatoriamente e giornalmente lezioni proposte in scuole malsane senza libertà di espressione in una ostruzione all’istruzione in una costruzione dell’essere che alita tempo scaduto in libri di testo poveri in contenuto, spenti anche se colorati, non si può fare altro che incontrare crisi sociali equivalenti al non accettarsi nel non accettare, democraticamente obbligati a modelli non adatti ai tempi. La scuola persa nel suo ego ha ostruito la costruzione di nuove possibilità, ha mancato nel creare quelle casualità parallele sincronizzate del portare soluzioni ottimali al servizio sociale

Idealisti nell’innovazione, Marco Brevi