In Europa non c’è una lingua ferma, stabile, valevole per tutti i paesi e di comune accordo, siamo ancora vittime di razzismi culturali, nazionalisti si parla dell’inglese ma le scuole lo insegnano male, termini la scuola che non hai imparato praticamente nulla ( come Musica/disegno…geografia, storia…). In allegato ai libri vi sono dei CD che non li legge piu nessuno, l’insegnante stessa non conosce la lingua e per la maggior parte non è mai stata nemmeno in un paese straniero e/o se c’e’ stata la visita. Valeva quella di un villaggio turistico pacchetto tutto incluso e rigorosamente in lingua madre ( con la pasta cotta al dente per sentirsi a casa).

È necessario risparmiare e questo vale una irresponsabilità nell’educazione, una mancanza a priori della scuola verso la cultura e contemporaneamente verso chi vi accede. Una lingua straniera aggiunta alla già ricca insalatona di materie buttate a caso nei diversi orari, viene proposta come se fosse una lezione qualsiasi senza un goal principale…una lezione come quella di storia, geografia, scienze e questo incontra la negazione totale nel complemento stesso della disarmonia.

Il tempo ha un valore estremo in tutto ciò che muoviamo nella nostra vita e per venire al dunque della mia cicalata, perché andare a scuola a Settembre/Ottobre quando è periodo di vendemmia, raccolto, perché rompere la sacra vacanza, irripetibile attimo di felice soggiorno nell’ozio del fare nel non fare per andare a sedersi al banco dopo due mesi di reale pace e tolleranza! Pare che sia un godimento, una ricercata tortura sia per gli insegnanti che per il bambino che deve rientrare a scuola. Della serie: “viva il torturarsi”, preferiamo tornare a scuola che non vivere la vacanza…Meglio tenere le scuole aperte tutto l’anno ed operare il servizio a favore del sistema. Tenere la scuola chiusa la Domenica e’ come tenere chiuso il supermercato! Manca la vita, la gente non sa cosa fare e rimane a casa nel nulla aspettando il lunedi’ per attivarsi. Se il fine della scuola è la socializzazione, la cultura l’educazione, l’armonia, l’informazione, la comunione, perché chiuderne le porte! Mi Viene da pensare alla “casa del signore”, apre meno di un qualsiasi negozio alimentare!